Gli adolescenti altamente sensibili (HSP) tendono a elaborare in profondità gli stimoli sociali ed emotivi. Questa caratteristica li rende più esposti agli ambienti negativi, ma anche particolarmente ricettivi quando ricevono sostegno mirato. In altre parole, se il contesto cambia in meglio — a scuola, in famiglia o in terapia — cambiano in meglio anche loro, spesso più degli altri.
In questo articolo presentiamo le principali evidenze sulla Vantage Sensitivity in età adolescenziale e perché può trasformarsi in un vantaggio. Vedremo tre casi concreti — il programma di resilienza SPARK nel Regno Unito, l’intervento antibullismo KiVa in Italia e un adattamento di SPARK in Giappone — per capire cosa funziona, per chi funziona e come applicarlo in pratica in contesti scolastici e clinici.
La Vantage Sensitivity: perché gli adolescenti sensibili rispondono meglio
La teoria della Vantage Sensitivity sostiene che le persone altamente sensibili non siano soltanto più vulnerabili agli ambienti difficili, ma possano anche trarre maggiori benefici da contesti positivi e da interventi psicologici mirati (Pluess & Belsky, 2013). Negli ultimi anni, diversi studi hanno dimostrato come gli adolescenti altamente sensibili rispondano in maniera particolarmente favorevole a programmi di prevenzione, supporto e resilienza.
Il programma SPARK e la prevenzione della depressione
Un primo esempio viene dallo studio di Pluess e Boniwell (2015), che hanno applicato il programma di resilienza SPARK nelle scuole inglesi, in un’area svantaggiata e ad alto rischio di depressione. Il percorso, basato sulla terapia cognitivo‑comportamentale e sulla psicologia positiva, prevedeva 12 sessioni guidate da insegnanti formati.
Risultati. Le ragazze altamente sensibili hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi depressivi nei mesi successivi all’intervento, mentre le compagne meno sensibili non hanno riportato cambiamenti. Secondo gli autori, ciò accade perché gli adolescenti sensibili elaborano le esperienze in modo più profondo, interiorizzando meglio le strategie di coping e continuando ad applicarle nel tempo.
Interventi antibullismo: il caso KiVa in Italia
Un altro studio rilevante è quello di Nocentini, Menesini e Pluess (2018), che ha testato l’efficacia del programma antibullismo KiVa su oltre 2000 studenti italiani. KiVa è un intervento scolastico universale, sviluppato in Finlandia, che lavora su tutta la comunità scolastica per ridurre i comportamenti di bullismo.
Risultati. Tutti gli studenti hanno tratto beneficio dal programma, ma gli adolescenti altamente sensibili hanno mostrato miglioramenti più marcati, in particolare nella riduzione dei sintomi internalizzanti (come ansia e depressione) e nella percezione di vittimizzazione. Al contrario, gli studenti meno sensibili non hanno riportato effetti significativi. Questo suggerisce che gli adolescenti HSP sono più attenti ai cambiamenti del clima sociale scolastico e reagiscono più intensamente quando questo migliora.
Il contesto culturale: uno studio in Giappone
La Vantage Sensitivity è stata confermata anche in contesti culturali diversi. Kibe, Suzuki, Hirano e Boniwell (2020) hanno adattato il programma SPARK al Giappone, un Paese caratterizzato da una cultura collettivista. I risultati hanno mostrato che gli adolescenti altamente sensibili, che all’inizio presentavano livelli più bassi di benessere, hanno tratto i maggiori benefici: riduzione della depressione e miglioramento di autostima e autoefficacia.
Perché gli adolescenti sensibili rispondono meglio
Gli studi suggeriscono che la maggiore efficacia degli interventi negli adolescenti sensibili dipenda da un sistema nervoso più ricettivo, che permette di processare gli stimoli ambientali in modo più profondo. Questo li rende più vulnerabili ai contesti negativi, ma anche più capaci di interiorizzare strumenti positivi come quelli appresi durante programmi psicologici e scolastici.
Conclusioni
Gli adolescenti altamente sensibili non sono semplicemente più fragili: sono più influenzabili dall’ambiente, nel bene e nel male. Gli interventi psicologici e scolastici mirati, come i programmi di resilienza e antibullismo, hanno mostrato di essere particolarmente efficaci con loro, fornendo un supporto che può ridurre ansia e depressione e rafforzare competenze sociali e resilienza.
Per questo, riconoscere e considerare la sensibilità sensoriale e ambientale come fattore individuale diventa fondamentale nello sviluppo di interventi personalizzati, capaci di trasformare un potenziale rischio in una vera risorsa.
Fonti
- Acevedo, B. P. (2020). The Highly Sensitive Brain. Springer.
- Kibe, C., Suzuki, Y., Hirano, M., & Boniwell, I. (2020). SPARK program in Japan: differential susceptibility in adolescence.
- Nocentini, A., Menesini, E., & Pluess, M. (2018). The KiVa antibullying program and environmental sensitivity. Prevention Science.
- Pluess, M., & Belsky, J. (2013). Vantage sensitivity: Individual differences in response to positive experiences. Psychological Bulletin, 139(4), 901–916.
- Pluess, M., & Boniwell, I. (2015). Sensory Processing Sensitivity predicts treatment response in adolescent depression prevention. Personality and Individual Differences.
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