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Adolescenti altamente sensibili: relazioni con i genitori e i pari

Comprendere e valorizzare la sensibilità per costruire legami

September 15, 2025
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L’adolescenza è un periodo di profonde trasformazioni, in cui i legami con i genitori si ridefiniscono e cresce l’importanza delle relazioni con i pari. Per gli adolescenti altamente sensibili (Highly Sensitive Persons, HSP), questi cambiamenti assumono un peso particolare: la loro reattività emotiva e fisiologica li rende più vulnerabili agli ambienti negativi, ma anche più ricettivi ai contesti positivi.

Genitorialità e sviluppo degli adolescenti sensibili

Diversi studi hanno evidenziato come lo stile genitoriale e la qualità delle interazioni familiari possano influenzare in modo significativo lo sviluppo degli adolescenti altamente sensibili. In contesti caratterizzati da cura, sostegno e clima emotivo positivo, la sensibilità favorisce l’attivazione di strategie adattive, come una maggiore empatia e una migliore capacità di regolazione emotiva. Al contrario, in ambienti negativi o caratterizzati da iperprotezione e conflittualità, gli adolescenti sensibili risultano più esposti a disagio psicologico, ansia e depressione (Liss et al., 2005; Onursal Özer, 2020).

Il ruolo cruciale dei pari

Con il passaggio all’adolescenza, il gruppo dei coetanei diventa un punto di riferimento centrale. Le opinioni dei pari acquistano valore, cresce il bisogno di appartenenza e la paura del rifiuto. Gli studi di Schriber & Guyer (2015) hanno mostrato che gli adolescenti più sensibili sono neurobiologicamente predisposti a reagire con maggiore intensità alle valutazioni sociali, all’inclusione o esclusione dal gruppo. Questa suscettibilità li rende più vulnerabili a esperienze negative come l’esclusione sociale, ma allo stesso tempo più capaci di cogliere segnali sottili e costruire relazioni profonde in contesti positivi.

Comportamenti esternalizzanti e qualità delle relazioni

La sensibilità non si collega solo al rischio di ansia e depressione (comportamenti “internalizzanti”), ma anche a possibili comportamenti “esternalizzanti” come aggressività o violazione delle regole. Studi recenti hanno evidenziato che una relazione negativa con il migliore amico può aumentare questi comportamenti negli adolescenti altamente sensibili, mentre un legame positivo con i pari può avere un effetto protettivo (Fisher et al., 2022). Ciò conferma che la qualità delle relazioni – familiari e amicali – è un fattore determinante nello sviluppo di adolescenti sensibili.

Sensibilità: rischio o opportunità?

La letteratura scientifica non è unanime. Alcuni studi (ad esempio Liss et al., 2005) hanno mostrato che la sensibilità sensoriale può rappresentare un fattore di rischio indipendente per ansia e depressione, al di là del contesto familiare. Altri, invece, sostengono l’ipotesi della suscettibilità differenziale: gli adolescenti altamente sensibili non sono semplicemente più fragili, ma più influenzabili dall’ambiente, in positivo o in negativo.

Conclusioni

Essere un adolescente altamente sensibile significa vivere le relazioni con maggiore intensità. La sensibilità amplifica tanto gli effetti negativi dei contesti ostili quanto i benefici di ambienti supportivi. Per questo, il sostegno genitoriale e amicale, insieme a interventi educativi mirati, possono trasformare un potenziale fattore di vulnerabilità in una risorsa per la crescita personale, lo sviluppo di competenze sociali e la resilienza emotiva.

Fonti

  • Acevedo, B. P. (2020). The Highly Sensitive Brain. Springer.
  • Aron, E. N., Aron, A., & Jagiellowicz, J. (2012). Sensory Processing Sensitivity. Personality and Social Psychology Review, 16(3), 262–282.
  • Fisher, S. D., Larsen, H., van den Akker, A. L., & Overbeek, G. (2022). Adolescent sensitivity and externalizing behaviors. Journal of Youth and Adolescence.
  • Kumsta, R., Stevens, S., Brookes, K., Schlotz, W., Castle, J., Schriber, R., & Guyer, A. E. (2015). Neurobiological susceptibility in adolescence. Developmental Cognitive Neuroscience.
  • Liss, M., Timmel, L., Baxley, K., & Killingsworth, P. (2005). Sensory Processing Sensitivity and parenting. Journal of Child and Family Studies, 14(4), 503–520.
  • Onursal Özer, H. (2020). Parental rejection and internalizing behaviors in adolescents. Journal of Adolescence.
  • Slagt, M., Dubas, J. S., Deković, M., & van Aken, M. A. (2018). Differential susceptibility to parenting. Developmental Psychology, 54(2), 316–328.

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