Questo articolo nasce dalla mia tesi di ricerca magistrale, in cui ho analizzato i principali studi sull’alta sensibilità durante l’adolescenza, un periodo di crescita particolarmente complesso e delicato.
Adolescenza e cambiamento
L’adolescenza (dal latino adolescĕre, crescere) rappresenta il passaggio dall’infanzia all’età adulta. È caratterizzata da profondi cambiamenti fisici, emotivi, cognitivi e sociali. In questa fase i ragazzi iniziano a distaccarsi dal nucleo familiare, cercando sicurezza e appartenenza nei rapporti con i pari o identificandosi in figure esterne alla famiglia.
Per un adolescente altamente sensibile, questo processo può risultare ancora più impegnativo: la percezione intensa degli stimoli e delle relazioni li porta a vivere con maggiore profondità emozioni e situazioni.
La sensibilità in adolescenza
Secondo Elaine Aron (2019), gli adolescenti altamente sensibili raramente manifestano problemi di condotta o comportamenti rischiosi. Tuttavia, tendono a sentirsi diversi dai coetanei e possono sperimentare bassa autostima, ansia o depressione, soprattutto in assenza di supporto sociale.
Alcuni studi (Degnan & Fox, 2007; Acevedo, 2020) hanno evidenziato che, durante l’adolescenza, il tratto della sensibilità può temporaneamente attenuarsi: spinti da fattori ormonali, sociali e dalla ricerca di appartenenza, gli adolescenti sensibili tendono a sperimentare di più e a soffrire meno la sovrastimolazione rispetto all’infanzia.
L’effetto dell’ambiente
Le ricerche di Iimura e colleghi (2020, 2021) mostrano come gli adolescenti altamente sensibili reagiscano in modo “amplificato” agli eventi della vita. Una transizione scolastica positiva, ad esempio, ha effetti molto più benefici su di loro rispetto ai coetanei meno sensibili. Al contrario, eventi negativi possono aumentare in modo sproporzionato ansia e disagio.
Questa caratteristica è stata descritta con il termine suscettibilità differenziale (Belsky & Pluess, 2009): gli adolescenti altamente sensibili non sono solo vulnerabili agli ambienti sfavorevoli, ma traggono anche vantaggi maggiori da quelli positivi.
Ansia, depressione e funzionamento quotidiano
Diversi studi (Kaufman et al., 2004; Boterberg & Warreyn, 2016) hanno riscontrato una maggiore incidenza di ansia, fobia sociale e sintomi depressivi negli adolescenti altamente sensibili, soprattutto in assenza di sostegno. Possono inoltre presentare disturbi psicosomatici (mal di testa, problemi di sonno o alimentazione) legati alla loro forte reattività agli stimoli.
Altri studi recenti (Wu et al., 2021; Yano et al., 2020) confermano la correlazione tra alta sensibilità, ansia e tendenze depressive, evidenziando anche il ruolo protettivo di strategie come la mindfulness o un buon livello di life skills nella regolazione emotiva.
In sintesi
L’adolescenza rappresenta una sfida unica per i ragazzi altamente sensibili. La loro maggiore profondità di elaborazione li espone più facilmente a stress, ansia e sintomi depressivi, ma allo stesso tempo li rende capaci di trarre vantaggi significativi da esperienze e ambienti positivi.
Per genitori, insegnanti e professionisti è quindi fondamentale riconoscere e valorizzare la sensibilità, offrendo sostegno, comprensione e strumenti di autoregolazione che possano trasformare questa caratteristica in una risorsa per lo sviluppo.
Fonti
- Aron, E. (2019). Persone altamente sensibili. Sperling & Kupfer (ed. it.).
- Acevedo, B. P. (2020). The Highly Sensitive Brain. Elsevier.
- Belsky, J., & Pluess, M. (2009). Beyond diathesis stress: Differential susceptibility to environmental influences. Psychological Bulletin, 135(6), 885–908.
- Boterberg, S., & Warreyn, P. (2016). Making sense of it all: The impact of sensory processing sensitivity on daily functioning in children and adolescents. Personality and Individual Differences, 92, 80–86.
- Degnan, K. A., & Fox, N. A. (2007). Behavioral inhibition and anxiety disorders: Multiple levels of a resilience process. Development and Psychopathology, 19(3), 729–746.
- Iimura, S., & Kibe, C. (2020). Highly sensitive adolescents: Interactions between sensitivity and environmental quality in the school context. Journal of Adolescence, 80, 203–212.
- Iimura, S. (2021). Sensory-processing sensitivity and socioemotional well-being in adolescence: A weekly diary study. Journal of Research on Adolescence, 31(3), 678–692.
- Wu, Y., Zhang, Y., Li, X., Feng, T., & Yan, C. (2021). Sensory processing sensitivity moderates the relationship between stress and depression. Journal of Affective Disorders, 282, 46–53.
- Yano, K., Kase, T., & Oishi, K. (2020). Life skills and depressive tendencies among Japanese adolescents: The moderating role of sensory-processing sensitivity. Current Psychology, 39, 1–9.
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